Ianesellik! Il sindaco della notte colpisce ancora!

E bene, ci risiamo.

Appena gli studenti tornano in città il caro sindaco Ianeselli risponde con una nuova ordinanza per combattere la tanto temuta movida. Infatti, fino al 1° novembre 2021, nell’area di Santa Maria Maddalena – la Scaletta – dalle 22:30 alle 5 non si potranno consumare bevande, sì, non alcolici ma proprio bevande, né tanto meno averne di chiuse, tranne se non si è seduti ai tavoli dei due locali lì presenti.

Il problema è sempre lo stesso da anni ed anni: l* student* vanno bene finché sono seduti ai tavolini a 100 metri dalla zona dell’ordinanza a bere cocktail a botte di 8 euro, ma diventano fonte di degrado se bevono delle birrette portate da casa. Quindi, “l* resident*”, altra figura immaginifica dietro il quale spesso si nascondono comitati antidegrado (aka vecchi di forza italia e rigurgiti nazi/fascitoidi) si lamentano con il sindaco. Il sindacalaro, neanche a dirlo, spara un’altra bella ordinanza “per contrastare l’abuso di alcol e fenomeni di degrado”.

La giustificazione è anche questa sempre la stessa, cioè che l* resident* hanno il diritto di dormire. E nessuno lo vuole mettere in dubbio, per quanto personalmente non capisco perché quell* che abitano sopra i locali dove i cocktail costano 8 euro non abbiano lo stesso diritto, ma vabbè.

Comunque non sarà certamente una politica repressiva – a colpi di multe da 89 a 534 euro – a risolvere il problema e né è consapevole lo stesso Iasenelli, che però appare piuttosto confuso. Quando gli viene chiesto cosa succederà dopo il 1° novembre, la sua risposta è che l’ordinanza si può prolungare. E sì, la scorsa primavera era stato formato un tavolo di discussione, per cercare di trovare una soluzione tra student* e resident*, ma se l* resident* pretendo che l* student* non si svaghino – per altro dopo anni di quarantene e coprifuochi – mi sembra piuttosto logico pensare che il compromesso non si possa in alcun modo trovare.

Oltre, al disturbo del loro povero sonno, l* resident* si lamentano per le condizioni per cui la zona di Santa Maria Maddalena viene ritrovata la mattina – si parla di bici rotte, rifiuti abbandonati e pipì un po’ qui e un po’ lì – ma anche in questo caso, cosa ci si può aspettare da una piazzetta in cui ci sono forse 400 student* con le vesciche piene, due bagni (dei bar) e due cestini?

Sempre il caro sindaco dice anche che durante quest’estate dei passi in avanti sono stati fatti, perché si è de-localizzata la minacciosa movida nei parchi e che questo modello potrebbe essere ancora utilizzato. Anche quella che era stata definita la “sindaca della notte”, che no, purtroppo non è vestita da supereroe per combattere la sua acerrima nemica – la Movida – in una post su Instagram – perché, guarda un po’, lei sì che è vicina ai giovani, usa Instagram per comunicare – afferma di essere consapevole che l’ordinanza non è lo strumento risolutivo e che si sta lavorando per trovare soluzione alternative. Queste soluzioni, mai una volta esplicate, richiedono a suo dire più tempo per essere messe in pratica. Immaginiamo che questo abbia a che fare con la delocalizzazione abitativa degli studenti, già in corso, che potrebbe essere velocizzata l’imminente inizio dei lavori per due studentati in periferia.

C’è da dire che se la soluzione alternativa è mandare l* studenti fuori dal centro, così che non rompano ai l* resident*, non è che sia poi così alternativa come soluzione e sicuramente non è un compromesso, ma anzi ci si schiera nettamente da parte de l* resident*, come se solo loro abitassimo la città e noi, fossimo qui come turisti di lunga durata. Il centro deve rimanere una vetrina, la periferia deve essere luogo di esasperazione e anomia.

Il problema, come detto, è sempre lo stesso: appena facciamo un po’ più di rumore non andiamo bene, non solo nel centro storico, ma neanche nelle case o alle Albere – dove i quattro gatti che ci abitano sono comunque capaci di lamentarsi non appena il casino accenna a muoversi da quelle parti. Non andiamo bene se non siamo seduti nei locali a bere cocktail a 8 euro e a mezzanotte tutti a nanna. Andiamo bene finché paghiamo affitti sempre più alti e sempre più scarsi per riempire le tasche di chi, dietro a tutto questo pietoso teatrino, si sfrega ancora una volta le mani.