SALVINI SCAPPA. NOI RES(I)TIAMO

Il 21 maggio è stata indetta un’assemblea pubblica cittadina per l’organizzazione di una piazza unitaria contro la presenza di Salvini al festival dell’economia di Trento. Vista l’importanza di contestare l’artefice dei provvedimenti più autoritari e disumani di questo governo, per noi come CUR è stato naturale partecipare a un percorso aperto e orizzontale con altre realtà cittadine, quali lavoratori e lavoratrici, student* delle superiori, antirazzist*, sindacati di base, NO TAV e una forte componente universitaria.

Siam solit* prendere le nostre decisioni in modo condiviso e trasparente, rifiutando le logiche da salotto di chi impacchetta le contestazioni all’interno delle proprie quattro mura. Infatti, fin da subito abbiamo deciso di chiamare un’assemblea pubblica a sociologia per organizzare uno spezzone studentesco, in modo da poter portare nella piazza di oggi le nostre pratiche e  i nostri contenuti in modo libero e autodeterminato. I giorni che hanno seguito questa assemblea sono stati giorni di confronto e discussione sull’organizzazione della giornata, riuscendo a rapportarsi con realtà e soggettività molto diverse da noi, perché pensiamo che di fronte a un nemico comune come il razzismo, creare divisioni aprioristiche faccia solo gioco a chi ci vorrebbe represse e imbavagliati.

L’obiettivo della giornata è stato raggiunto ancor prima della partenza visto che il ministro degli interni non è in grado di gestire l’ordine pubblico di fronte a un dissenso sempre crescente e, sotto suggerimento della questura preoccupata per l’immagine di un festival sempre più militarizzato, è rimasto nei propri palazzi del potere https://curtrento.noblogs.org/wp-admin/post.php?post=395&action=edit  (bella figura di merda per il capitano!).

Tuttavia abbiamo deciso di mantenere la piazza, dimostrando di non dover rincorrere le scadenze imposte da Salvini, ma di saper proporre contenuti e idee. Il concentramento di piazza Dante è stato caratterizzato da numerosi interventi ed esperienze: i portuali di Genova che hanno da poco bloccato la nave di armi saudite, i lavoratori migranti della Bartolini che lottano contro lo sfruttamento, studenti e studentesse preoccupat* per la svolta autoritaria dettata dai decreti e dalle direttive Salvini, migranti stanchi di doversi giustificare nonostante lavorino da più di dieci anni in Italia, sindacati di base che hanno portato le esperienze di rivendicazioni salariali più sempre criminalizzate e molt* altr*.

Dopo numerosi interventi, un corteo partecipato, colorato e trasversale ha attraversato la città, portando il dissenso per le strade, nonostante le provocazioni della celere che, a corteo sciolto, ha blindato qualsiasi via di uscita, creando inutili tensioni e impedendo l’accesso al centro storico.

Oggi è stata una grande giornata di lotta, che ha dimostrato come la retorica di stigmatizzazione delle contestazioni attorno alle solite aree politiche trentine sia inutile di fronte all’eterogeneità della piazza. Le narrazioni degli opposti estremismi  e delle aree egemoniche le lasciamo a questura e giornalisti di partito.

Esiste una Tento vivace che lotta e resiste, Salvini non è passato e non passerà!

CUR- Collettivo Universitario Refresh