SALVINI SCAPPA. TRENTO TI HA RIFIUTATO

Come ogni anno dal 29 Maggio al 2 Giugno Trento ospita il rinomato Festival dell’Economia, luogo di confronti e dibattiti tra economisti ed esperti di vario genere, tendenzialmente orientato verso l’ideologia liberista e che negli anni ha accolto da Renzi a Soros, da Stiglitz alla Fornero.
La Lega, che in Trentino ha vinto le lezioni ad ottobre attaccando frontalmente la direzione del festival, in particolare il direttore scientifico (ed ex presidente dell’INPS) Tito Boeri, ne aveva minacciato la sua chiusura.
Ma si sa, tra liberisti e fascisti non si fa fatica a trovare dei buoni compromessi, e il festival, quest’anno incentrato sui temi di “Globalizzazione, nazionalismo e rappresentanza”, era pronto ad accogliere a braccia aperte il personaggio del momento, l’uomo forte della lega: il capitano Matteo Salvini.
Questo bilanciamento di forze tra sovranisti e liberisti mostra come capitale e ultranazionalismo fascista siano in realtà due facce della stessa medaglia, due ideologie dello sfruttamento che si rafforzano l’un l’altra difendendo gli stessi interessi padronali, una riproducendo e mistificando lo stato delle cose, l’altra reprimendo e convogliando la rabbia di una moltitudine stanca e impoverita in idee razziste e reazionarie.
Il nostro Matteo avrebbe dovuto tenere un incontro su immigrazione e sicurezza al Teatro sociale, introdotto dal bocconiano Paolo Pinotti.
Appena venuta a conoscenza della presenza del ministro degli interni, la città di Trento ha lanciato un messaggio forte e chiaro: Salvini NON è il benvenuto!
E mentre gli eventi di striscionate collettive diventavano virali sui social, il 21 Maggio un gruppo di persone ha lanciato un’assemblea pubblica aperta a tutta la cittadinanza alla quale hanno risposto diverse realtà e soggettività che animano diversi percorsi di lotta in tutto il Trentino. Dall’assemblea è emersa (da quasi tutte le realtà) la necessità di unire le forze per organizzare un corteo compatto e determinato, pronto ad avvicinarsi al teatro per manifestare il proprio dissenso alle politiche violente, razziste e autoritarie di questo governo e del ministro degli interni che, rinvigorito dal risultato elettorale delle europee, è pronto a far passare il suo “decreto sicurezza bis” in cdm (per info su cosa prevede il decreto https://www.internazionale.it/…/13/bozza-decreto-sicurezza-…).
Il corteo attraverserà la città, partendo da Piazza Dante e arrivando in prossimità del teatro sociale, portando contenuti contro guerra, razzismo, sessismo e sfruttamento, con l’obiettivo di portare in strada la contrarietà della città alla presenza del ministro, sulla linea di quanto accaduto a Napoli,Firenze, Bari, Milano e tantissime altre città Italiane in cui il capitano si è ritrovato accerchiato da studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici, disoccupat* e precari*.
Oggi viene confermata la notizia che aleggiava nell’aria: Salvini non sarà presente al festival. Il ministro degli interni non è in grado di girare libero per le città senza militarizzarle, e, quando non è in grado di circondarsi di sbirri, scappa. Troppo rischioso a livello di opinione pubblica blindare una città come Trento durante il festival dell’economia, troppo costoso chiamare reparti celere dal resto d’Italia per reprimere il dissenso. Troppo evidente la difficoltà del ministro nel gestire il moltiplicarsi di manifestazioni contro i suoi comizi.
A noi ci troverete sempre dalla stessa parte, quella di chi lotta e di chi resiste. Lui lo troverete a scappare, ogni qualvolta non riesce a barricarsi dietro gli scudi della polizia.

CONFERMATO IL RITROVO UNIVERSITARIO ALLE 12.30 A SOCIOLOGIA