DALL’ALTRA PARTE DELLA BARRICATA. La nostra versione dei fatti.

Abbiamo visto Biloslavo scuro in volto frignare tramite i soliti giornalacci che gli danno spazio. Abbiamo visto ragazze e ragazzi sbraitare a vuoto, per qualcosa che sapevano sarebbe accaduto da diversi giorni. Abbiamo visto le varie magnificenze universitarie andare in tilt e colpire l’aria. L’importante, come al solito, è non rimetterci la faccia, a qualsiasi prezzo.
Invece abbiamo visto bei faccioni sorridenti cadere in mille cocci. E noi non siamo l’aria, siamo il vento che la agita.
Essere tirat* in ballo, a noi che piace ballare, ci fa solo piacere. Ma il nostro ballo si fa per le strade, all’aria aperta. Dove la vista è completamente diversa lontano dalle luci del vostro palcoscenico.
Ogni commento alle parole di Biloslavo è vano. Non parliamo con i fascisti. E lui fascista lo è: nella retorica, nella biografia, nel “lavoro”. Come ci conferma l’ondata di solidarietà nazionale provenuta della galassia neofascista Italiana, dalla Meloni a La Russa passando per il nostro caro assessore Bisesti. Il suo frignare sul giornale fondato da uno, Montanelli, che è partito con le truppe fasciste a conquistare l’Etiopia (madamato e schiave pre-adolescenti incluse) ci fa solo salire il vomito. Nel caso vorrà (o verrà invitato a) ritornare a sociologia ci troverà più compatt* e determinat* di prima nella nostra protesta.

Ci teniamo poi a ribadire ancora una volta chi e che cosa sia il Collettivo Universitario Refresh, visto che in questi ultimi giorni ne abbiamo lette e sentite tante. Il CUR è un collettivo composto esclusivamente da studenti e studentesse dell’università, ci identifichiamo nei valori dell’antifascismo, dell’antirazzismo e dell’antisessismo e crediamo nella pratica dell’autogestione e dell’auto-organizzazione. Utilizziamo il metodo assembleare orizzontale per prendere tutte le nostre decisioni (assemblee che sono pubbliche e aperte a tutt* gli e le student*), e tutto ciò che facciamo parte dal nostro libero pensiero, il quale la maggior parte delle volte si pone in modo critico e dissidente. Partendo da questi presupposti per noi è stato necessario diffondere le nostre criticità nei confronti di Fausto Biloslavo, per far riflettere tutta la componente studentesca su ciò che significa antifascismo oggi.

Quanto a UDU, non siamo intenzionat* a misurarci son il vostro complesso del sono-abbastanza-a-sinistra. Non ci interessa. Avete dimostrato, ancora una volta, di essere l’appendice arrossata del sistema che noi vogliamo abbattere. L’antifascismo è una pratica che non appartiene alla bandiere. Siamo antidemocratic*? Forse. La nostra democrazia non appartiene a questo grigiore decrepito. Si basa su altre idee e al fascismo, in quanto negazione di essa, non è permesso entrare. Quando, causa di un giramento di testa, guarderete oltre la luce del palcoscenico, vedrete le nostre differenze. E capirete che siamo dall’altra parte della barricata.