Complici e solidali con le e gli scioperanti del servizio bar e mensa universitaria.

Complici e solidali con le e gli scioperanti

Il 15 maggio 2018 alle ore 11:00 è giunta la notizia della decisione da parte dei lavoratori e delle lavoratrici dei bar e delle mense universitarie di entrare in sciopero per le giornate del 15 e del 16 maggio 2018. La notizia è stata diffusa al termine di un’assemblea sindacale svoltasi nel corso della mattina del 15 maggio 2018 che vedeva come nodo centrale della discussione l’ormai annosa vertenza che contrappone le lavoratrici e i lavoratori dei bar e delle mense universitarie e l’azienda Sma ristorazione, appaltatrice dell’Opera Universitaria, di cui sono dipendenti.

A differenza di altre organizzazioni, in questa occasione non ci importa  concentrare la nostra attenzione sul possibile disagio che questo sciopero può aver provocato alle avventrici e agli avventori del servizio ristorazione dell’Opera Universitaria. Ciò a cui vogliamo dare il maggior risalto possibile sono la situazione lavorativa a cui queste lavoratrici e questi lavoratori sono costrett* e le responsabilità politiche dell’Opera Universitaria il cui silenzio e immobilismo non  hanno certo contribuito a migliorare la  situazione. La Sma ristorazione divenne appaltatrice dell’ente trentino per il diritto allo studio nel 2011 e da allora col passare degli anni, oltre alla diminuzione della qualità dei pasti è corrisposto un peggioramento delle condizioni in cui le e i 70 dipendenti dell’azienda si trovano a lavorare. Una situazione fatta di cassa integrazione a rotazione dal 2015, ferie e straordinari non pagati e poche garanzie per il futuro, visto che alle richieste avanzate dalle rappresentanze sindacali la controparte aziendale non ha fornito nessuna risposta né ha mostrato alcuna intenzione di trovare possibili soluzioni. L’Opera Universitaria, che tanto si fregia di essere a livello nazionale uno degli enti per il diritto con i migliori risultati per quanto riguarda lo student housing, sul fronte della ristorazione delle mense non vantare risultati altrettanti eccellenti. Infatti, nonostante il numero dei pasti erogati sia in calo, l’O.U. ha accuratamente evitato di prendere posizione evitando di affrontare le spinose questioni che riguardano il settore mense. L’ente per il diritto allo studio non ha messo in campo nessuna azione per tentare di invertire la tendenza della diminuzione del numero di pasti erogati. Come, d’altro canto, nulla è stato fatto per il miglioramento delle strutture fatiscenti in cui si trovano le mense e che data questa condizione pregiudicano il lavoro.

Come Collettivo Universitario Refresh, in quanto student* che hanno attraversato in plurime occasioni le mense universitarie per un pasto o un volantinaggio, non possiamo tutta la nostra complicità e solidarietà a tutt* coloro che hanno deciso di aderire a questa due giorni di scioperare per rivendicare quella dignità che l’azienda per cui lavorano vorrebbe negare loro. Noi che quotidianamente ci organizziamo all’interno di Unitn per rivendicare e lottare un’università e un mondo diverso siamo al loro fianco e daremo loro tutto il supporto che necessiteranno fino a che non vinceranno la loro vertenza.

Rompiamo il ricatto, costruiamo il riscatto!