ISEE A 23.000 SUBITO

Nella giornata internazionale del diritto allo studio abbiamo deciso di venire a fare una visita all’assessora Ferrari per pretendere l’innalzamento della soglia ISEE A 23.000!


Il 17 novembre 2016, mentre le studentesse e gli studenti del Collettivo Universitario Refresh e del percorso Sgancialaborsa, sfilavano in corteo per le vie del centro cittadino l’assessora all’Università e alla Ricerca si impegnò pubblicamente per l’innalzamento della soglia ISEE da 21.500 a 23.000 euro. Un anno è trascorso senza che alcuna notizia sia pervenuta su questa promessa fatta da Sara Ferrari. Probabilmente l’assessora fece quella dichiarazione per tranquillizzare gli animi e placare la mobilitazione che agitava studentesse e studenti dell’Università di Trento preoccupat* per le sorti del diritto allo studio e del consistente numero di non idonei e non idonee che erano stat* prospettat*. Con il passare dei mesi l’impegno di innalzare la soglia ISEE a 23.000 sarà finito nel dimenticatoio dell’assessora. La nostra memoria, però, non si attiva o disattiva in base alla convenienza politica del momento. La nostra memoria è lunga e dopo 12 mesi la pazienza è terminata. Per questo stamattina, come studentesse e studenti del Collettivo Universitario Refresh, abbiamo deciso di andare a bussare alla porta di Sara Ferrari perché vogliamo sapere cosa sia stato fatto nel corso di questi mesi per realizzare l’innalzamento della soglia ISEE a 23000. Dietro la retorica rassicurante di Opera Universitaria e Provincia sappiamo bene che anche qui a Trento come nel resto d’Italia la situazione del diritto allo studio non rosea. Sono anni che vengono ridotti i fondi per le borse di studio e questa tendenza continuerà anche nei prossimi anni come emerge da bilanci e documenti pluriennali dell’Opera. Alla luce di questa situazione esigiamo una presa di posizione chiara e inequivocabile da parte dell’assessora Sara Ferrari su quali passi siano stati fatti per l’innalzamento della soglia ISEE a 23.000 e nel caso non ne sia stato fatto ancora nessuno esigiamo che la Ferrari dica pubblicamente quali siano gli impegni che si vuole assumere su questa questione. è bene che Provincia, Università e Opera sappiano che ci troveranno ai nostri posti pront* a far suonare la sveglia tutte le volte che sarà necessario per tenere alta l’attenzione sul diritto allo studio e a impedirne la sua distruzione

Basta promesse. Ora vogliamo fatti!