Complici e solidali con gli arrestati di via Manci. Il fascismo non passerà. Liberi tutti.

Nella giornata di sabato 21 ottobre i fascisti di Forza Nuova si sono presentati in pieno centro storico per raccogliere le firme contro lo Ius Soli e per promuovere la “marcia dei Patrioti” prevista per il 28 Ottobre a Roma. La ricorrenza dal sapore nostalgico richiama inequivocabilmente la Marcia su Roma, quella del 1922, che sancì la presa del potere da parte di Mussolini e del Partito Nazionale Fascista. Date queste premesse non è difficile immaginare i motivi per cui a Forza Nuova non dovrebbe essere concesso alcuno spazio di promozione per le suddette iniziative; tuttavia si è resa necessaria l’azione diretta degli antifascisti e delle antifasciste per contrastare la loro presenza pubblica nelle vie della città. Al tentativo di arginare i fascisti si sono opposte le forze di polizia che, affiancandoli e proteggendoli, hanno in primo luogo avallato una caccia all’uomo del peggiore stampo squadrista, e successivamente hanno permesso al portavoce FN Numa De Masi di intervenire autonomamente per bloccare con una presa al collo un antifascista. Non ci stupisce l’atteggiamento adottato dalle forze di polizia: proteggere e legittimare i fascisti, se non addirittura collaborare con loro, è cosa già vista.

Ciò che stupisce è il livello di repressione adottato nei confronti dei quattro arrestati che oggi verranno processati per direttissima, rei di aver compiuto ciò che ogni antifascista avrebbe dovuto fare: opporsi alla presenza di Forza Nuova in città. Non è più tollerabile il piagnisteo di chi ritiene che la libera espressione vada preservata anche a costo di vedere i fascisti usufruirne. La libertà di diffondere messaggi xenofobi, antisemiti, razzisti e sessisti non può essere concessa a chi è stato già condannato dalla storia: il fascismo non è un’opinione, è un crimine. E come tale va trattato.

Respingiamo ogni accusa di violenza e ogni narrazione che si ostini a parlare di opposti estremismi nei confronti di chi pratica l’antifascismo quotidianamente. Tollerare l’intolleranza significa piegare la testa e lasciare libertà a chi la libertà la vuole invece negare. Pertanto l’azione diretta diventa lo strumento principe da adottare quando il pensiero comune brancola nella nebbia del perbenismo ipocrita che crede che i fascisti si fermino con i fiorellini. Le destre nazionaliste dilagano ormai in tutta Europa seminando un odio rinfrescato da sigle nuove e colorate, autolegittimandosi come unico baluardo in difesa di una razza che non esiste e innescando così una guerra al diverso e al povero.

Per questo ci schieriamo a fianco di chi si oppone a Forza Nuova, Casapound e simili, considerandoci complici e solidali nella lotta antifascista e chiedendo quindi la liberazione immediata di tutti gli arrestati.