LottoMarzo: mail all’ateneo

In questi giorni, abbiamo inviato la mail che segue a tutti i professori e tutte le professoresse, dottorandi e dottorande, ricercatori e ricercatrici dell’Ateneo di Trento.  Non sappiamo bene cosa aspettarci. Di certo, sappiamo che una università che non si espone su certi temi è una università da cambiare, stravolgere, rivoltare come un calzino.
A chi ha voglia di schierarsi, a chi crede nell’utilità di un sapere critico, a chi ha voglia di sperimentare una università diversa… ci vediamo Lotto Marzo.

Gentili professori e professoresse, ricercatori e ricercatrici, dottorandi e dottorande,
con la presente mail vorremmo sottoporre alla vostra attenzione lo sciopero globale delle donne e dai/dei generi promosso dalla rete nazionale Non una di Meno per la giornata dell’otto marzo. Infatti, da mesi, in diversi paesi del mondo i temi della violenza sulle donne e le tematiche di genere sono state al centro del dibattito pubblico e di molti momenti di protesta partecipati. Questa “marea” internazionale ha dato luogo quindi allo sciopero globale di cui sopra.
Cogliendo al volo l’opportunità che ci viene dalla giornata dell’otto marzo, vorremmo invitarvi a riflettere sul “genere” di università che quotidianamente viviamo e sul “genere” di università che vorremmo vivere.
Ci piacerebbe, infatti, che l’università fosse un luogo di formazione e di educazione al rispetto delle differenze.
Un luogo in cui ognuno/a possa sentirsi libero/a di determinare la propria identità, seppur differente dal sesso di appartenenza, senza dover incappare in lente e faticose procedure burocratiche che gli/le impediscano di vederlo/a riconosciuto/a.
Un’università in cui non vi siano disparità salariali dettate sulla base del genere di appartenenza.
Un luogo privo di disparità di genere, che non sia un luogo di competitività e isolamento, ma in cui valorizzare le singole individualità sulla base del loro merito e delle loro competenze anziché (s)valutarle sulla base di preconcetti personali.
Un’ università libera da qualsiasi forma di sessismo e che al contempo educhi le sue componenti al riconoscimento e all’isolamento in qualsiasi sua forma e pratica che si riveli essere degradante per l’individuo stesso.
Vorremmo inoltre poter attraversare un ambiente privo degli stereotipi di genere, che attualmente troppo spesso interferiscono nel processo di attribuzione dei ruoli e delle cariche lavorative, operando l’esclusione da tale distribuzione di determinate categorie.
Sulla base di queste e di altre considerazioni che saremmo felici di condividere, vi invitiamo ad aderire alla giornata di sciopero dell’otto marzo.
A tal fine, vi riportiamo alcune delle idee/linee guida emerse dall’ultima assemblea nazionale di Non una di Meno, a cui abbiamo avuto piacere di partecipare, per affrontare e caratterizzare la giornata di sciopero: praticare una forma di astensione da qualsiasi forma di attività (ri)produttiva. Qualora ciò non fosse possibile, si invita a portare nei propri luoghi di lavoro il simbolo della giornata di mobilitazione (la matrioska) e ad indossare i colori della giornata (nero e fuxia), caratterizzando dove possibile il proprio spazio di lavoro con questi colori; intervenire nelle proprie mansioni lavorative (lezioni, convegni, conferenze, sessioni di laurea, ecc) spiegando cosa è lo sciopero dell’otto marzo; impostare una risposta automatica alla mail in cui si spiega il senso dello sciopero e perché è importante. Infine, ma non meno importante, partecipare alle iniziative organizzate nella propria città.

Dal canto nostro abbiamo pensato di caratterizzare quella giornata tramite momenti che possano favorire la riflessione individuale e collettiva su tematiche affini alla giornata, accostandovi momenti volti alla socializzazione, poiché riteniamo che una delle modalità di sciopero dalle funzioni produttive possa essere proprio quella di dedicare del tempo alla costruzione e alla valorizzazione di legami sociali altri.
Il calendario dell’otto marzo universitario quindi prevede i seguenti appuntamenti:
– ore 9.00 a Lettere, volantinaggio itinerante;
– dalle 11.00 circa in poi, auto-formazione “sui generis” in atrio interno a Sociologia;
– dalle 13.00 pranzo de-genere, sempre in atrio interno facoltà di Sociologia

Inoltre vi segnaliamo che nel pomeriggio dell’otto marzo, a partire dalle ore 15.00 in piazza Pasi, ci sarà una mostra fotografica “particolare”, a cura del Collettivo Transfemminista queer di Trento, seguito da una passeggiata serale che partirà dalle ore 18.00 dalla stessa Piazza Pasi.
In calce alcuni link utili.

Vi ringraziamo per l’attenzione e speriamo di vedervi ad alcune di queste iniziative e ricevere feedback positivi,
Collettivo Universitario Refresh